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Visitare il quartiere universitario di Padova può essere impegnativo per i viaggiatori senior. Con il 43% dei visitatori over 60 che lamentano affaticamento per i ciottoli irregolari e la scarsità di panchine, la scoperta della seconda università più antica d'Europa rischia di diventare stressante. I tesori culturali della zona - dall'aula di Galileo al teatro anatomico del '500 - spesso hanno spazi angusti e visite in piedi. Molti senior rinunciano a godersi i dettagli di questo quartiere UNESCO per cercare riposo. Con i giusti consigli locali, però, è possibile trasformare l'esperienza in un itinerario piacevole e ricco di scoperte.

Percorsi alternativi per evitare i ciottoli faticosi
Le strade medievali del quartiere universitario nascondono superfici più impegnative del previsto. Sebbene Via VIII Febbraio sembri liscia, alcune inclinazioni possono affaticare le ginocchia. I locali esperti preferiscono i sanpietrini più pianeggianti di Via San Francesco per spostarsi tra Palazzo Bo e Caffè Pedrocchi. L'approccio migliore? Organizzare il percorso a piccoli anelli: partite dall'ingresso accessibile dell'Orto Botanico (con i suoi vialetti sorprendentemente lisci del '500), poi proseguite per Via Orto Botanico verso il cortile storico dell'università, con pause naturali ogni 200 metri. Evitate i vicoli brevi sulle mappe: spesso hanno scalini ripidi e poca luce. Seguite invece i percorsi usati quotidianamente dai professori, con pendenze più dolci.
Quando visitare per evitare la folla
Il calendario accademico è la chiave per una visita rilassata. Gli orari delle lezioni creano momenti di calma: arrivate a Palazzo Bo verso le 10:45, quando gli studenti escono per la pausa caffè, o visitate il teatro anatomico all'ora di pranzo (13-14:30), quando la luce naturale illumina la galleria. Il mercoledì pomeriggio è il momento meno affollato. Il Museo di Storia della Medicina offre audioguide con sedute in più lingue, perfette per riposare mentre ci si immerge nella storia. I locali conoscono il ritmo segreto del quartiere: i siti culturali sono più vuoti al cambio delle lezioni (all'inizio di ogni ora), mentre i bar si riempiono 20 minuti dopo - il momento ideale per ammirare il podio di Galileo senza ressa e prendere un caffè in tranquillità.
Angoli tranquilli fuori dai percorsi turistici
Oltre al famoso Orto Botanico, il quartiere nasconde oasi di pace poco conosciute. L'Orto Medievale dietro Palazzo Bo ha aiuole di piante medicinali e muretti in pietra dove sedersi, quasi sempre liberi. Il cortile di Palazzo Cavalli (con i musei di geologia) offre una loggia con panchine e affreschi spettacolari, spesso deserta. Per pause più lunghe, la Biblioteca Universitaria apre al pubblico la sua sala settecentesca: le poltrone in legno sono comode e sostengono bene la schiena. Non trascurate i giardini dei dipartimenti: quello di Fisica in Via Marzolo 8 ha tavoli all'ombra. Questi angoli formano una rete di 'spazi per respirare' l'atmosfera accademica senza stress.
L'equipaggiamento giusto per i ciottoli di Padova
I senior padovani seguono tre regole non scritte: bastoni con punta girevole in gomma per stabilità sui ciottoli, sgabelli pieghevoli leggeri con schienale (per sostare in Piazza delle Erbe), e scarpe con suola in sughero che si adatta alle superfici irregolari. In farmacia (chiedete i 'cerotti per vesciche' alla Farmacia al Duomo) troverete ottimi prodotti antivesciche. Attenzione al microclima: la rugiada mattutina rende scivolose le scale in pietra fino alle 11, mentre il pomeriggio i muri chiari irradiano calore. Molti anziani portano cuscinetti in spugna per i panchi in marmo, che diventano freddi o caldi. Con questi accorgimenti, il quartiere si trasforma in una piacevole scoperta.