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- Padova e l'anatomia: i luoghi...
Pochi viaggiatori conoscono il ruolo cruciale di Padova nella storia della medicina, perdendosi così il teatro anatomico più antico d'Europa. Oltre l'82% dei visitatori si concentra solo su Venezia, ignaro che a soli 30 minuti si trovi la culla della dissezione umana moderna. La delusione arriva quando, di fronte ai tesori scientifici di Padova, si trovano lunghe code o porte chiuse per eventi accademici. Gli appassionati di storia e i professionisti medici rischiano così di trovarsi davanti a cancelli chiusi, dove una volta insegnava Vesalio, con il tempo prezioso delle vacanze che scorre. L'eredità anatomica della città è sotto gli occhi di tutti, ma spesso trascurata: dagli affreschi di Palazzo Bo ai tavoli di dissezione originali del Museo di Storia della Medicina.

Come visitare i siti anatomici riservati dell'Università di Padova
Il Teatro Anatomico di Palazzo Bo è ancora una struttura universitaria attiva, con accesso limitato che molte guide non menzionano. A differenza dei musei aperti di Firenze, questo gioiello richiede pianificazione: l'arena di legno per le dissezioni è visitabile solo con tour guidati, spesso prenotati mesi prima da convegni medici. I viaggiatori più esperti scelgono i pomeriggi di martedì e giovedì, quando le attività accademiche sono meno intense. Presentarsi alle 13:15 per il tour delle 13:30 (dispense in inglese disponibili) evita l'afflusso degli studenti delle 11. Per visite last-minute, nel cortile dell'università a volte ci sono posti liberi per il turno delle 16. Attenzione: nella Galleria Galileo, al piano superiore, dove sono esposte illustrazioni anatomiche del '500, vige il divieto di fotografie.
I tesori nascosti del percorso medico-artistico di Padova
Gli storici dell'arte locali sussurrano del simbolismo medico nascosto nella Cappella degli Scrovegni, ma tre siti meno noti rivelano di più sulla storia anatomica. Gli affreschi trecenteschi dell'Oratorio di San Michele includono la più antica rappresentazione accurata di uno studio medico in Europa, con vasi di erbe identici a quelli del Museo Botanico. Nella Cappella di Santa Margherita, i murales della 'Danza della Morte' mostrano medici della peste con maschere a becco, simili agli originali esposti al Museo di Storia della Medicina. Per gli appassionati di farmacia rinascimentale, la Spezieria al Santo conserva cassetti di piante medicinali identici a quelli studiati dagli studenti nel 1618. Questi siti non richiedono biglietti, ma attenzione agli orari ridotti (di solito 9:30-11:30).
Dove dormire per visitare i siti anatomici di prima mattina
La posizione è fondamentale a Padova, dove i cancelli dell'università aprono alle 7:30, permettendo di battere i gruppi turistici. Alberghi come l'Albergo Verdi sono ideali: a 3 minuti da Palazzo Bo, ma lontani dal rumore della vita notturna studentesca. Alcune camere offrono una vista sull'Orto Botanico del 1594, dove crescevano le piante medicinali per le dissezioni. I budget più ridotti possono optare per gli alloggi monastici del Quartiere Donatello: l'Abbazia di Santa Giustina offre camere con accesso diretto alla collezione di manoscritti anatomici. Per il lusso, l'NH Padova è tra stazione e museo medico, con concierge esperti nel procurare tour last-minute all'università.
Come ammirare le fragili collezioni anatomiche di Padova
I preziosi modelli anatomici in cera del '500 richiedono accorgimenti che molti visitatori ignorano. Al Museo di Storia della Medicina, la collezione ostetrica è visibile solo con luce tenue: il momento migliore è tra le 10 e le 11, quando la luce naturale illumina perfettamente i modelli uterini. Il giovedì offre un vantaggio: i professori spesso tengono lezioni improvvisate nella biblioteca adiacente, permettendo di osservare (in silenzio) come i medici moderni interpretano questi reperti. Per un'esperienza da insider, fermatevi dopo le 15 nelle sale superiori del Caffè Pedrocchi: il personale universitario discute spesso di ricerche anatomiche davanti a un espresso, a volte rivelando dettagli inediti sulle collezioni.