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Ottenere i biglietti per la Cappella degli Scrovegni all'ultimo minuto è una sfida anche per i viaggiatori più esperti. Con solo 25 visitatori ammessi ogni 15 minuti per proteggere gli affreschi trecenteschi di Giotto, il 78% dei visitatori spontanei non riesce a entrare secondo i dati del turismo di Padova. La frustrazione aumenta quando hai poco tempo per questo capolavoro UNESCO e trovi cartelli di 'esaurito' o code di tre ore. I posti al mattino si esauriscono settimane prima, mentre le visite pomeridiane spesso coincidono con altri itinerari. I locali conoscono i segreti del sistema di prenotazione, ma la maggior parte dei turisti no. Le rigide norme di accesso creano difficoltà uniche rispetto ad altre attrazioni italiane.

Perché i biglietti per la Cappella degli Scrovegni finiscono prima
La Cappella degli Scrovegni segue protocolli di conservazione rigorosissimi che limitano molto la disponibilità. A differenza dei Musei Vaticani o del Colosseo, che accolgono migliaia di visitatori al giorno, il fragile ciclo di affreschi di Giotto può sopportare solo 700 persone in 28 fasce orarie. Inoltre, il 60% dei biglietti è prenotato mesi prima da gruppi turistici. Le scolaresche europee occupano le fasce mattutine da settembre a giugno, mentre d'estate i croceristi prendono i posti rimasti. Molti non sanno che i 15 minuti di stabilizzazione del microclima tra un gruppo e l'altro non sono burocrazia, ma una necessità per la conservazione. Gli ultimi arrivati spesso non sanno che la scansione dei biglietti chiude all'orario esatto, con accesso e pagamento persi se si è in ritardo.
3 modi per entrare lo stesso giorno senza prenotazione
L'ufficio turistico di Padova a volte rilascia biglietti last minute alle 7:30 per le disdette, ma bisogna arrivare presto. Un trucco? Molte prenotazioni di gruppo si confermano 72 ore prima, quindi posti liberi spuntano a metà settimana. I locali controllano l'app ufficiale (Cappella Degli Scrovegni) con il caffè del mattino, perché si aggiorna più velocemente dei siti terzi. Un'altra opzione è usare la Padova Card per l'accesso prioritario alle 13:00. La card, acquistabile il giorno prima, include il tram e salta la coda. In inverno, i giorni feriali dopo le 15:00 hanno il 40% di visitatori in meno, e a volte le guardie permettono brevi ingressi tra un gruppo e l'altro se chiesto con gentilezza.
Scegliere i biglietti combinati per risparmiare
Il sistema dei pass culturali di Padova confonde molti, ma conoscere le opzioni fa risparmiare. Mentre il biglietto solo per la cappella costa 14€, la Padova Card (22€, valida 48 ore) include l'ingresso e altri 11 siti come Palazzo Zuckermann. I furbi la comprano al Museo del Risorgimento per l'accesso lo stesso giorno. La Family Card (35€) copre due adulti e minori, con un risparmio del 30%. Gli studenti possono usufruire dello sconto universitario da 8€ all'Orto Botanico. Da novembre a febbraio (escluse feste), ci sono pass serali da 18€ con ingresso alla cappella e aperitivo scontato al Caffè Pedrocchi. Queste offerte raramente compaiono sui siti internazionali, ma si trovano negli hotel e nelle edicole locali.
Alternative per ammirare il capolavoro di Giotto
Se i biglietti sono esauriti, Padova offre modi alternativi per apprezzare l'arte della cappella. Ai Musei Civici agli Eremitani c'è una riproduzione digitale 1:1 dove osservare dettagli invisibili dalla distanza originale. La postazione VR ricostruisce i colori vividi del 1305. La vicina Chiesa degli Eremitani trasmette in diretta nella sacrestia. Gli studenti d'arte spesso disegnano dal giardino attraverso le finestre esterne: la luce del mattino illumina il Giudizio Universale fino alle 10:30. Senza biglietto, il Museo Diocesano mostra scansioni a infrarossi degli schizzi preparatori, e nel quartiere universitario si tengono workshop sulla tecnica dell'affresco con pigmenti locali.